Chi ha paura muore ogni giorno. Chi non ha paura, muore una volta sola.
- Alessandro Pizzo
- 19 lug 2015
- Tempo di lettura: 2 min
In giornate come questa, le parole potrebbero spesso risultare superflue. Vorrei comunque omaggiare nel mio piccolo una delle più illustri figure passate dall'Università degli Studi di Palermo.
Se la Memoria è cosa di tre-quattro giorni l'anno, l'impegno contro quello che ritengo IL PIÙ GRANDE PROBLEMA DELLA NOSTRA TERRA deve essere quotidiano, costante, instancabile e sincero.
È prima di tutto nostro interesse contrastare omertà, indifferenza, prepotenza, sopraffazione e tutti i comportamenti e le peculiarità di un'organizzazione ed una mentalità che sta uccidendo la nostra Sicilia e l'Italia intera.
Perché altrimenti non dobbiamo nemmeno lontanamente sognare di lamentarci se un posteggiatore abusivo al quale è stato negato l'obolo aggredisce a coltellate uno studente come noi ferendolo gravemente.
Non dobbiamo nemmeno lontanamente sognare di indignarci se un ragazzetto impiegato in nero dalla mafia a fare il buttafuori in un locale uccide a calci uno studente come noi senza che nessuno intorno batta ciglio.
Non dobbiamo nemmeno lontanamente sognare di pretendere che qualcuno domattina si svegli e risolva i più grandi problemi o ci aiuti in un momento di difficoltà, se siamo i primi noi a disinteressarci della qualsiasi solo fino al momento in cui non toccano anche noi.
Chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni.
A megghio parola è chidda ca un si rice.
"Simpatici" proverbi, che ci vengono propinati sin da bambini, sintomatici di una mentalità completamente sbagliata, e che ci contraddistinguono sempre nel corso della nostra vita.
Fino a quando il posteggiatore non aggredisce me.
Fino a quando il buttafuori non picchia me.
Lì, forse, mi rendo conto di quanto questo stile di vita sia pericoloso, per me, e per gli altri.
Paolo Borsellino ha provato a combattere il marcio di questa città dall'interno, ha provato a combattere il marcio del nostro Stato dall'interno. E c'è chi considera la sua morte, come molte altre, un fallimento. Una vittoria per gli assassini.
Paolo Borsellino ce lo hanno ucciso. Bastardi. Ma è anche grazie a lui che oggi possiamo permetterci di affrontare certe tematiche senza paura, di pensare scrivere e dire che la mafia sia semplicemente schifo.
Perché in fondo, «chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola».

19 Luglio 1992 - 19 Luglio 2015. Il mio, piccolo, omaggio, a Paolo Borsellino.
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