Allerta meteo? "Ferro dietro la porta" per i nostri sindaci.
- Alessandro Pizzo
- 7 nov 2014
- Tempo di lettura: 1 min
Li avete visti i fulmini? Tempeste? Cicloni? Maremoti? O al momento è una consueta e grigia giornata autunnale? E' la conseguenza diretta di quello che è successo dopo L'Aquila, l'Emilia, Genova... Ci sono gli eventi atmosferici, naturali, e si cercano colpevoli in chi non ha avvisato bene, in chi non ha previsto in tempo, e alle volte si è arrivati persino a condanne.
E adesso per sicurezza e prudenza si procede al contrario, così da sollevare dalle responsabilità chi invece ne avrebbe a prescindere. Perché non è che se "ci stiamo tutti a casa" le cose sono tutte a posto... A Genova era notte, a L'Aquila pure. Eppure ce ne sono di responsabilità, anche se "tutti erano a casa". In tutto il mondo ci sono gli eventi atmosferici e i terremoti, ma mica li fronteggiano in questo modo.
Semplicemente si potrebbe iniziare mettendo in sicurezza le scuole inagibili, sistemando i tombini che finiscono per inondare le strade dopo due minuti di pioggia normale, avendo la certezza che il cemento dei palazzi non sia fatto in piuma d'oca, controllando che i fiumi non diventino discariche e potenzialmente pericolose dighe. Basterebbe cioè che le amministrazioni comunali facessero il loro lavoro.
Mettiamo che più tardi st'uragano arrivi. Siccome sto nella mia stanzetta, non avrò problemi? O se li avrò, non ci sarà alcuna responsabilità in merito? Bella trovata, sindaci.

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